Manifestazione Nazionale per la Libertà di Scelta in campo vaccinale.

L’8 luglio 2017 dalle 17:30 alle 20:30 si terrà al Parco Miralfiore di Pesaro la manifestazione nazionale per la libertà di scelta in campo vaccinale. La giornata è organizzata dal Comitato Salute e Diritti di Pesaro, Colors Radio, Il Sentiero di Nicola, Auret, Comilva, Corvelva, Rav Hpv, Vaccinare Informati, Condav, associazioni unite nell’intento di far sentire la propria voce. Il decreto sui vaccini obbligatori per l’accesso agli asili nido, alle scuole materne e alla scuola dell’obbligo è in discussione in Senato in questi giorni, ma c’è una larga parte della popolazione fortemente contraria ad una misura tanto coercitiva e autoritaria.
La manifestazione sarà una vera e propria festa in cui parteciperanno famiglie provenienti da tutta Italia. Ci si aspetta la partecipazione di diverse migliaia di persone provenienti da tutte le regioni, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Ad alternarsi sul palco ci saranno medici, genitori di bambini danneggiati da vaccino, i presidenti e i portavoce delle associazioni, il filosofo Diego Fusaro, volto noto della tv, il giornalista Gianluigi Paragone e il cantautore Povia. E poi Ferdinando Imposimato, magistrato, politico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. L’area sarà attrezzata con Nursery per accogliere i bambini più piccoli, una zona per l’animazione dove far giocare i bambini più grandi e saranno disponibili ambulanze e personale medico per il primo soccorso. Grazie ad una donazione saranno presenti due defibrillatori e tre bancali di bottiglie di acqua potabile, che si può comunque attingere all’interno del parco anche dalle varie fontanelle presenti.
“Chi si oppone all’obbligatorietà non lo fa solo per questioni ideologiche, come si legge nella relazione introduttiva al Decreto Legge. Per lo più chi esita a vaccinare o a seguire calendari vaccinali personalizzati, o a non vaccinare affatto, lo fa a fronte di consapevolezza e approfondita informazione cresciuta negli incontri con dottori, immunologi, microbiologi, i quali riportano dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nonché articoli scientifici di giornali riconosciuti a livello mondiale”. Ad affermarlo è David Gramiccioli, di Colors Radio, primo ideatore della manifestazione di Pesaro e portavoce della giornata: “Le fonti parlano di reazioni avverse, danni permanenti ed in taluni casi anche morte. Spetta allo Stato Italiano eliminare ogni dubbio presente nella popolazione screditando eventualmente gli articoli citati anche con contraddittori pubblici (ai quali difficilmente partecipano rappresentanti delle istituzioni), prima di promulgare un decreto di coercizione”.
Sono tante le persone contrarie a questo Decreto Legge: l’obbligatorietà è vista come una vera e propria intrusione nelle scelte genitoriali e, se il fine ultimo del decreto è quello di avere la massima copertura vaccinale possibile, una misura coercitiva di questo tipo appare come l’ultimo dei mezzi da utilizzare. Al posto di informare, costringere, al posto di rassicurare, ostracizzare i figli dalle comunità d’infanzia, al posto di accompagnare ad una serena pratica medica, multare con pesanti sanzioni chi si dimostra dubbioso e quindi in ritardo con i tempi e i modi stabiliti dal piano vaccinale nazionale.
Aggiunge Gramiccioli: “In Europa in ben 15 paesi non vige nessun obbligo e le percentuali di vaccinati sono comunque alte perché in questi paesi si investe in corretta informazione, si fa una vaccino vigilanza seria, si propongono esami pre-vaccinali e controlli post vaccino per verificare l’avvenuta immunizzazione. La via dell’obbligo non è una via giusta ed efficace. Obbligando i genitori a vaccinare i propri figli, cresceranno maggiormente sfiducia, diffidenza e dubbi. Si andrà a minare il rapporto di fiducia tra Sanità Pubblica e cittadini, i quali dovranno firmare un consenso informato in cui si assumono i rischi legati alla vaccinazione, a fronte di un obbligo imposto per legge: una vera e propria contraddizione in termini.”
E continua: “Abbiamo quindi deciso di darci appuntamento a Pesaro, per far sentire forte e chiara la nostra voce. Pesaro è un simbolo: è una delle tante città di provincia d’Italia. Siamo qui per dire che siamo ovunque, in ogni città, non solo nelle metropoli, in ogni periferia, in ogni quartiere. Siamo molti e vogliamo essere ascoltati. Invitiamo quindi tutti coloro che nutrono il ragionevole dubbio nei confronti dei tempi e dei modi dettati dal decreto legge ad unirsi a noi. La nostra sarà una festa di libertà. Portate una maglietta arancione, il vostro migliore sorriso e tutta la vostra determinazione. Vi aspettiamo l’8 Luglio a Pesaro.”
L’appuntamento di Pesaro ha ispirato movimenti in altre città d’Europa. A Parigi l’8 luglio si terrà una manifestazione gemellata con quella di Pesaro: i francesi sfileranno con le maglie arancioni per la libertà di scelta in campo vaccinale.
“Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”. (Bertolt Brecht)

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