TANGENTI A GIULIANOVA/ OTTO ARRESTI PER PRESUNTE TANGENTI, 20 AUTO DELLE FIAMME GIALLE DECAPITANO IL COMUNE NELLE PRIME ORE DI STAMATTINA

23 Mag , 2017 - Abruzzo,Giulianova,Politica,Provincia

TANGENTI A GIULIANOVA/ OTTO ARRESTI PER PRESUNTE TANGENTI, 20 AUTO DELLE FIAMME GIALLE DECAPITANO IL COMUNE NELLE PRIME ORE DI STAMATTINA

Decapitato il comune di Giulianova e il giro di consulenti. Questa mattina la Guardia di Finanza di Teramo su ordine della Procura ha arrestato otto persone per un presunto giro di corruzione già noto alle forze dell’ordine. Il blitz messo in atto con 20 auto delle fiamme gialle ha svegliato bruscamente la cittadina giuliese. Quattro persone sarebbero state rinchiuse nel carcere di Castrogno e quattro poste agli arresti domiciliari su ordine della Procura di Teramo.

L’inchiesta fu avviata mesi fa dai pm Luca Sciarretta e Andrea De Feis su presunte aggiudicazioni pilotate e funzionari pubblici accusati di corruzione. Dopo il maxi sequestro di atti in municipio, gli oltre sessanta interrogatori delegati alla Finanza hanno impresso un ritmo incalzante all’indagine che tra i primi sette iscritti nel registro degli indagati conta anche l’imprenditore teramano Armando Di Eleuterio, presidente regionale dell’Ance, l’associazione dei costruttori.

Il suo nome compare insieme a quello di Maria Angela Mastropietro, dirigente comunale del settore lavori pubblici del Comune di Giulianova che, dopo l’inchiesta, è stata spostata al settore finanziario dell’ente. I sospetti sui lavori di messa in sicurezza antisismica di varie scuole tra cui, oltre alla De Amicis, Bindi e Orti e i lavori di ristrutturazione dell’impianto sportivo Campo Castrum.

L’inchiesta della procura si è concentrata sul ruolo della Mastropietro e sul modus operandi della gestione degli appalti pubblici aggiudicati a delle imprese che tra i propri consulenti avevano Stefano Di Filippo, ex imprenditore e marito della Mastropietro, anch’egli indagato insieme ad Antonio Ricci, 54enne di Isernia e legale rappresentante della società Ri.Ma (secondo gli inquirenti gestita proprio da Di Filippo), e Sergio Antonilli, 46enne di Isernia, altro collaboratore della società. I reati fino ad oggi ipotizzati vanno dalla corruzione all’abuso d’ufficio fino alla turbata libertà degli incanti.

Gli altri due indagati sono Andrea e Massimiliano Scarafoni, fratelli imprenditori edili di Giulianova. Si attendono notizie più dettagliate dalle Fiamme Gialle che forse terranno una conferenza stampa nelle prossime ore.

 

 

 

 

 

 

 

fonte: CertaStampa
(https://certastampa.it/2017/05/23/tangenti-a-giulianova-otto-arresti-per-presunte-tangenti-20-auto-delle-fiamme-gialle-decapita-il-comune-nelle-prime-ore-di-stamattina/)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *