Duo Baars-Henneman

Associazione GRIDO presenta

Giovedì 25 Maggio 2017 ore 20.00

Pasticceria Arte & Cioccolato

via Gramsci 65 – Giulianova

prenotazione tel. 3473728483

Duo Baars-Henneman

Ab Baars – sassofono tenore/clarinetto/shakuhachi

Ig Henneman – viola

MENU’

Ceci alla catalana
Insalatina di pasta fredda
Melanzane alla sorrentina
Prosciutto e melone
Carciofi fritti
Sformatino di patate
Involtino di ananas e speck
Polpettine speziate in salsa barbecue
Pizza genovese e pane di propria produzione

Dessert
Torta tradizionale (pizza dogg) rivisitata alla nocciola

Bevande
Birra alla spina
Vino Trebbiano e Montepulciano
Acqua
Caffe’
Cena+concerto 20€

Duo Baars-Henneman

Ab Baars – sassofono tenore/clarinetto/shakuhachi

Ig Henneman – viola

 

Biografia

Il Duo Baars-Henneman rappresenta l’apice della musica improvvisata olandese. Dopo aver collaborato sin dalla fine degli anni 80, i due strumentisti si sono esibiti per la prima volta come duo nel 1999 al Festival “ControIndicazioni” di Roma. Sin dal principio il duo è stato in tour per tutto il mondo in svariati luoghi e festival.  La loro musica è una combinazione di composizioni che fa da base per l’improvvisazione e di brani completamente improvvisati. La qualità di una collaborazione di così lunga durata si percepisce istantaneamente nella loro musica. “Due voci che si appartengono senza essere completamente inglobate l’una nell’altra; suonano l’uno con l’altro letteralmente.” come dichiarato da Mischa Andriessen.

 

Ab Baars e Ig Henneman collaborano in un modo diretto e onesto eppure pieno di contraddizioni. Hanno raccolto elementi di numerosi generi, dal jazz alla musica classica occidentale, fino alla musica dei Nativi Americani e molti altri stili popolari. Questa conoscenza, mescolata ad una profonda comprensione del free jazz e la libera interpretazione in tutte le sue forme, li ha condotti verso una sorta di linguaggio personale erudito eppure irriverente che gli permette di alludere al passato distruggendo le sue restrizioni. Una tale irriverenza e una simile giocosità sono tipiche della musica improvvisata olandese. Tuttavia, laddove un artista come ad esempio il leggendario batterista Han Bennink è ben felice di esternare queste attitudini sotto forma di teatralità e buffonate, Ig e Ab hanno trovato un modo tutto loro per ribellarsi alle convenzioni. All’interno del duo si sente una danza incessante attraverso i confini della sperimentazione e del controllo. Non si accontentano mai di prendere la strada più facile, per fare musica che funzioni soltanto,  bensì spingono costantemente la loro musica più in là, e così i loro ascoltatori, fino al punto di rottura.

 

Nell’autunno del 2012 sono stati in tour negli Stati Uniti col programma “Autumn Songs”: composizioni/improvvisazioni ispirate a poemi sull’autunno in tutti i suoi differenti significati. Tutto questo ha condotto al loro ultimo album con lo stesso titolo. “Delicato e toccante… Una musica matura che non vuole impressionare, ma che invita l’ascoltatore a scoprire la sua bellezza.” – Dolf Mulder – Vital Weekly. Nella primavera del 2016 sono stati in tour con “Canzoni di Primavera”.
Ab Baars suona il sassofono tenore, il clarinetto e lo shakuhachi con uno stile completamente idiosincratico il quale si manifesta più chiaramente nei suoi affascinanti concerti da solista. I suoi gruppi sono: i Fish-scale Sunrise con Kaja Draksler e Joe Williamson al basso; e l’Ab Baars Trio con il bassista Wilbert de Joode e il batterista Martin van Duynhoven, che ha portato avanti per più di 20 anni. In diverse occasioni questo trio ha dato il benvenuto a delle “special guest”, tra cui Steve Lacy, Ken Vandermark, Roswell Rudd, Vincent Chancy, e Fay Victory. Nel 1986 è stato una voce caratteristica in occasione del “Holland’s premiere improvising large ensemble”, the ICP Orchestra, diretta da Misha Mengelberg e Han Bennink. In più, è anche un frequente collaboratore della rock band olandese The Ex e un membro dell’Assemblée from Luc Ex. Nel 1989, Ab è stato premiato col più alto riconoscimento che un musicista possa ricevere nei Paesi Bassi: il Boy Edgar Prize.

 

Ig Henneman, violista, compositrice e leader della band è “un’artista che non è in grado di rimanere soddisfatta con alcun tipo di musica situato all’interno dei confini di qualsiasi stile” scrive il critico Ed Hazell. Ha creato “un mondo musicale bello e funzionale tutto da sola che la Henneman ha sviluppato in maniera composta dalla poesia, dal jazz, dalla musica classica, dalla musica improvvisata—e dal canto degli uccelli”. Ha composto per svariate band, e di alcune è stata anche il membro principale. Più recentemente, la Henneman è stata a capo del Ig Henneman Sextet, una band internazionale con membri provenienti da Germania, Canada e Paesi Bassi. Il loro album di debutto Cut a Caper (Wig), è stato descritto come “un album composto brillantemente, interpretato da un complesso musicale eccezionale ed eseguito con una passione sconvolgente. Audace, accattivante, arduo e gratificante” dal Jazz Alchemist. L’album successivo Live @ The Ironworks Vancouver (Wig) “Può sembrare strano scrivere composizioni da camera elaborate, quando la tua band comprende improvvisatori eccellenti come il trombettista Axel  Dörner  e un suonatore di ancia come Ab Baars, ma la violista Ig Henneman raggiunge un meticoloso equilibrio con il suo sestetto in Live @ the Ironworks Vancouver (Wig21; 48:25****), dove il personale riesce a portare entusiasmo in ciò che scrive” dice Peter Margasak in Downbeat. Lasciando per un attimo da parte il suo lavoro produttivo da improvvisatrice e leader, Ig è anche un’abile compositrice che ha scritto per orchestre, complessi musicali, solisti, film e opere teatrali. Il suo lavoro più recente Shapes Lines and Layers per la David Kweksilber Big Band è stato presentato in anteprima all’Amsterdam Bimhuis nel settembre del 2015. L’anteprima di Feather-Light Monkeys per 3 clarinetti bassi c’è stata nel gennaio del 2016.

 

Duo Baars-Henneman ‘Autumn Songs’ (Wig 22, 2013)

(…) Ti sfido a disegnare una chiara linea tra ciò che è scritto e ciò che non lo è, anche se in maniera liberamente improvvisata, questo duo è sincronizzato. Questo, e quell’unica melodia che si rivela nei loro duetti, sono ciò che rendono Autumn Songs un successo artistico, un esempio di perfezione musicale.

–Francois Couture 2013 Listening Diary

 

Duo Baars-Henneman ‘Stof’ (Wig 13, 2006)

(…) Ci sono una tensione e un’aspettativa in questi dialoghi musicali che tolgono il respiro, come se nemmeno i partecipanti stessi avessero la minima idea di cosa stia per arrivare e la musica freme sul ciglio della scoperta. Non c’è nessun bisogno di completare il jazz, la musica classica o qualsiasi altro tipo di musica con degli ornamenti. Si tratta della scoperta del suono senza troppe nozioni e preconcetti ed è allo stesso tempo incredibilmente toccante ed emozionante a livello intellettuale.

Ed Hazell 2011 Signal to Noise #61

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